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Sant’Innocenzo, alla ricerca di nuovi «cammini»

Tra gli impegni della parrocchia di Villa Spada, la valorizzazione di itinerari di spiritualità e la memoria dei martiri dei giorni nostri uccisi in Iraq e Somalia Attivo un gruppo del Rosario.

L’oratorio, la Caritas, il Movimento Eucaristico giovanile, la commissione missionaria Somalia e Medio Oriente, la comunità Gesù Risorto, il gruppo coppie, il coro, il cineforum: è una parrocchia in crescita quella di Sant’Innocenzo I Papa e San Guido Vescovo, nella quale ieri sera il cardinale vicario Agostino Vallini ha celebrato la Messa. Ubicata in via Radicofani, a Villa Spada, lungo la Salaria, alla periferia nord della Capitale, da due anni la parrocchia è guidata da don Massimiliano Testi, 43 anni, affiancato dal vice parroco, don Alberto Abreu. Con la chiesa inaugurata dall’allora cardinale vicario Camillo Ruini il 9 maggio 1998, conta circa 2.200 parrocchiani. Il venerdì è interamente dedicato all’adorazione eucaristica; ogni due mercoledì, la comunità partecipa alle catechesi del parroco che vertono su testi biblici (nei prossimi incontri si parlerà degli Atti degli Apostoli), mentre il gruppo del Rosario in onore di “Maria che scioglie i nodi” è guidato dal vice parroco. «Per 35 anni qui è stato parroco don Maurizio Milani – racconta don Massimiliano –. I parrocchiani erano affezionati a lui ma mi hanno accolto generosamente fin da subito e insieme riusciamo ad organizzare tante iniziative e a dar vita a tanti progetti». Tra questi, il vanto della parrocchia è la creazione di nuovi cammini spirituali. «Vogliamo regalare un nuovo “polmone spirituale” all’Europa – prosegue don Massimiliano –. Gli adulti tendono a partecipare poco alla Messa ma percorrono i cammini spirituali come, per esempio, quello di Santiago de Compostela. Ne stiamo studiando due nuovi: il cammino di san Timoteo, che partirebbe da Venafro, dove è vissuto san Pio da Pietrelcina, fino a Termoli, dove è sepolto il martire discepolo di san Paolo, passando per Castelpetroso, dove c’è la basilica–santuario di Maria Santissima Addolorata. Un altro cammino, invece, percorrerebbe un sito sannitico sconosciuto, sempre in Molise: partirebbe da Pietrabbondante, attraverserebbe Agnone, Trivento, fino al santuario di Santa Maria di Canneto. Il nostro intento è quello di valorizzare luoghi di spiritualità ancora poco conosciuti». Altro fiore all’occhiello della parrocchia è la commissione missionaria Somalia e Medio Oriente, che vuole far conoscere i martiri italiani uccisi in Iraq e in Somalia dal 1989. «A novembre al Seminario Maggiore abbiamo ricordato gli uomini uccisi per la loro fede cristiana – spiega Loreta Aureli, responsabile della Commissione –, c’era tanta gente e si è parlato, tra gli altri, di padre Ragheed Ganni, ucciso nel 2007, e di monsignor Pietro Salvatore Colombo, vescovo di Mogadiscio, ucciso nel 1989. Abbiamo riscontrato tanta attenzione da parte della gente verso i martiri dei giorni nostri e questo ci ha spinto ad andare avanti: stiamo organizzando un altro incontro per il 20 gennaio durante il quale parleremo delle donne martiri come Graziella Fumagalli, Annalena Tonelli e suor Leonella Sgorbati». Va sottolineato infine che nel 2017 ricorre l’Anno Innocenziano, a 1600 anni dalla morte del Pontefice, e il gruppo culturale sta organizzando varie iniziative per far conoscere la figura e l’importanza storica di sant’Innocenzo, amico di sant’Agostino e di san Giovanni Crisostomo.

Roberta Pumpo

Fonte: romasette.it

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