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Percorso Centrale

Da Venafro a Termoli attraverso i Capoluoghi di Provincia di Isernia e Campobasso

La prima potrebbe partire da Venafro. L’antico centro, sannita prima e romano poi, presenta, oltre al mirabile castello Pandone e alla cattedrale gotica, il santuario dei Santi Nicandro, Marciano e Daria; nell’attiguo convento, San Pio da Pietrelcina ha vissuto un periodo di tempo apparentemente breve, ma molto intenso, segnato da profonde estasi ed orribili vessazioni diaboliche.

Proseguendo, si incontra Isernia, probabile luogo di nascita di San Celestino V, l’eremita divenuto Papa, patrono della Conferenza Episcopale Abruzzo-Molisana.

Magari dopo aver ammirato il castello di Carpinone, si arriverebbe a Castelpetroso, ove sorge il santuario dell’Addolorata, edificio neo-gotico sorto a memoria di un’apparizione mariana di fine Ottocento. L’Addolorata è la patrona della regione. Caratteristica è la Via Matris, lunga quasi un chilometro, suddivisa in sette tappe, corrispondenti ai sette dolori di Maria, ognuna delle quali corredata da un pregevole gruppo scultoreo bronzeo.

Ancora un suggestivo castello a Macchiagodena, poi ci si dirige a Campobasso. Ivi si trova la cattedrale neoclassica, ma ancor più l’antico centro storico con le chiese romaniche di San Bartolomeo, San Giorgio e San Leonardo. In cima è ubicato il castello Monforte.

Ma poco fuori Campobasso non fatevi sfuggire due gioielli romanici noti a pochi eletti: la chiesa di Santa Maria della Strada a Matrice e quella di San Giorgio a Petrella Tifernina!

Proseguendo verso nord, si costeggia il lago di Guardialfiera, col suo viadotto panoramico; una deviazione interessante si può fare a Larino, che custodisce una sorprendente cattedrale gotica e un vasto anfiteatro romano.

Dopo una sosta a Guglionesi, si arriverebbe a Termoli.